Dai 2 ai 4 anni: La guida per scegliere giochi ed attività realmente educativi

Dai 2 ai 4 anni: La guida per scegliere giochi ed attività realmente educativi

 

Continua la serie di articoli dedicati al come scegliere attività e giochi realmente educativi per i nostri bambini.

L’obiettivo è quello di riflettere un poco insieme su cosa può rivelarsi davvero utile ed arricchente per il vostro bambino, sulla base delle necessità di sviluppo tipiche dell’età.

Se ve li siete persi, QUI potete trovare l’articolo dedicato a bisogni di sviluppo e possibili risposte per bambini da 1 a 2 anni, mentre  QUI trovate quello relativo il primo anno di vita.

Ma concentriamoci ora sul periodo dai 2 ai 4 anni.

Il bambino ha ormai compiuto progressi straordinari sul piano motorio, cognitivo e linguistico.

Ormai consolidata la deambulazione, il bambino si mette frequentemente alla prova per incrementare le proprie competenze motorie: desidera arrampicarsi, correre, trasportare oggetti..

Anche la motricità fine è in continuo perfezionamento: la presa principe (pollice ed indice) viene utilizzata per stringere e manovrare piccoli oggetti con sempre maggior precisione.

Sul piano linguistico iniziano a vedersi progressi che hanno dell’incredibile. Questo, infatti, è il periodo che Montessori definiva della piena esplosione del linguaggio: nel giro di alcuni mesi si è passati dalle singole parole a frasi via via più complesse.

Riscontriamo nel bambino un interesse crescente per il gioco simbolico, come per le attività di vita pratica e per quelle svolte in maniera sociale (ad esempio la lettura o l’apparecchiare la tavola).

Sulla base di tali conoscenze (senza trascurare l’osservazione del nostro bambino, unico e speciale, con i suoi peculiari interessi) vediamo ora che tipologia di attività potremmo offrirgli.

Vi offro qui una piccola cernita di proposte, classificate per categoria e abilità di cui consentono lo sviluppo.

 

Motricità

 

Motricità fine

 

La motricità fine riguarda la capacità di esecuzione e controllo dei piccoli movimenti della mano. Come accennato, tra i 2 e i 4 anni essa si affina notevolmente, permettendo al bambino di compiere anche esercizi molto complessi, come la cucitura, il ritaglio o il punto a strappo.

Maggiori saranno le possibilità per il bambino di allenare queste abilità, migliori saranno i risultati che avrà modo di conseguire successivamente, anche riguardo apprendimenti complessi come quello della scrittura.

A questa età è possibile proporre molte attività che favoriscono lo sviluppo della coordinazione oculo-manuale, della presa tridigitale e che al contempo costituiscono una preparazione alla scrittura. Ne sono esempio:

 

 

Motricità grossa

 

Come già accennato, intorno ai due anni il bambino ha ormai acquisito un buon controllo della capacità di deambulazione. Ci sono notevoli progressi sul piano dell’equilibrio, ed egli inizia a mettere alla prova le proprie capacità con l’intento di perfezionarsi.

Vuole trasportare oggetti, anche pesanti, desidera correre ed arrampicarsi. Assolutamente consigliate sono, dunque, proposte come:

 

 

Attività di vita pratica

 

Le attività di Vita pratica sono, in questo periodo, tra le preferite. Le nuove competenze motorie consentono al bambino di svolgere con efficacia compiti sempre più complessi.

Dalla cura dell’ambiente, alla cura della persona, i bambini si impegnano in una grande varietà di attività, comprese quelle che implicano la cura di animali o di altre persone.

Dalla cucina al giardino, dal bagno alla cameretta, con i giusti utensili possiamo predisporre bellissimi lavori per i nostri bambini!

 

 

Sviluppo del linguaggio

 

L’arricchimento del linguaggio può essere in questa fase favorito dalla lettura ad alta voce (se cerchi consigli sui migliori testi di letteratura dell’infanzia, dai un’occhiata QUI), dall’utilizzo delle carte delle nomenclature e da esercizi di avvio alla conversazione, in cui si gioca insieme al bambino (ricorrendo ad esempio ad una casa delle bambole o ad animali di qualità) utilizzando il momento per stimolare la comunicazione.

 

 

Per concludere

 

Prima di scegliere quali attività proporre al nostro bambino cerchiamo di osservarlo e capire cosa egli ci dimostra di necessitare. Teniamo inoltre a mente un principio fondamentale: meno cose fa il giocattolo, più cose farà la mente del bambino.

E voi? Cosa state pensando di proporre ai vostri bambini? Avete suggerimenti da proporre?

Rimango a vostra disposizione per qualsiasi richiesta o dubbio!

 

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