Dalla nascita all’anno – La guida per scegliere giochi ed attività adeguate ai bisogni del primo anno di vita

Dalla nascita all’anno – La guida per scegliere giochi ed attività adeguate ai bisogni del primo anno di vita

 

Nell’ultimo periodo ho ricevuto molte richieste di consigli: cosa donare ai più piccoli?

Il primo suggerimento? Fate un bel respiro. In altre parole: no panic!

Il secondo? Lasciate perdere mode e firme. Osservate il vostro bambino. Di cosa ha bisogno in questo momento per sviluppare le proprie capacità e competenze?

Come sappiamo, il primo anno di vita è una finestra temporale cruciale: in pochi mesi il neonato si trasforma in un bimbo che compie quotidianamente straordinari progressi sul piano cognitivo, motorio, linguistico…

La mente del bambino agisce come un spugna, assorbendo gli stimoli dell’ambiente circostante e servendosene come “materiale di costruzione” per le varie facoltà.

Il compito dell’adulto è dunque di grande importanza. Egli deve essere in grado di offrire al bambino un ambiente adeguato, con stimoli selezionati e rispondenti ai suoi bisogni di sviluppo. Ma quali sono questi bisogni?

Beh, essi sono dettati in particolare dai periodi sensitivi che il bambino sta attraversando, che nel primo anno riguardano soprattutto il movimento e il linguaggio (infatti, anche se il bambino ancora non parla sta assorbendo la lingua del proprio ambiente in maniera molto intensa, preparandosi alla fase produttiva).

Sulla base di ciò voglio ora offrirvi alcune indicazioni per attività studiate e di qualità per i più piccoli, suddivise per tipologia:

 

Sviluppo sensoriale

 

I mobile

 

I mobile sono un sostegno importante allo sviluppo del senso visivo. Si tratta di giostrine che possono essere presentate al neonato dalla nascita e alternate secondo un criterio di complessità crescente dello stimolo. Si inizia con una giostrina con figure in bianco e nero (con il massimo contrasto tra gli elementi. Ad esempio il mobile di Munari) per poi passare a stimoli colorati (prima i tre colori primari – mobile degli ottaedri – e, successivamente i vari toni di un colore – Gobbi mobile-).

Potete trovare ulteriori informazioni sui mobile qui. Potete realizzarli da soli con un po’ di lavoro, oppure acquistarli già pronti.

 

Figure ad alto contrasto

 

Il principio è lo stesso alla base del mobile di Munari. Alla nascita, mentre l’olfatto risulta altamente sviluppato, la vista è molto meno definita. Il bambino riesce a vedere bene a circa 20-25 cm dl viso, ma riesce a percepire in maniera davvero precisa solo immagini caratterizzate da forti contrasti di luminosità contorni netti e regolari. 

Possiamo rispondere a questa sua necessità offrendogli nei primi mesi risorse come carte e libri ad alto contrasto, ponendole nella culla oppure sul tappeto delle attività, alla giusta distanza dal suo volto.

Qui alcuni esempi:

 

 

Cestino degli strumenti musicali

 

Quando il bambino inizia a stare seduto possiamo pensare di proporgli, oltre al classico Cestino dei tesori, un cestino alternativo e tematico. Un esempio è il cestino degli strumenti musicali. Esplorare gli strumenti musicali costituisce un’attività densa di benefici per il bambino: manipolandoli e scuotendoli il bambino rafforza l’acquisizione del principio di causa ed effetto ed educa l’udito e la capacità di ascolto.
Egli, poi, fa esperienza di oggetti di diverse texture, materiali, forme, peso e… suono!
Per ultimo, ma non meno importante, il bambino sperimenta diversi tipi di presa e sviluppa i movimenti del polso e delle dita, affinando la coordinazione grossa e fine.

Possiamo porre all’interno, alternandoli, strumenti di ogni tipo:

 

 


Motricità fine

 

Montessori ci insegna che nel bambino, soprattutto nei primi anni, lo sviluppo dell’intelligenza dipende fortemente dalla possibilità di intrattenere rapporti con il mondo esterno, e lo strumento peculiare di questi rapporti è la manoorgano esecutivo dell’intelligenza.

Un aiuto importante che può essere dato al bambino già intorno i 3-5 mesi sono quindi i primi oggetti da manipolare.

Data l’importanza assunta dalla manipolazione quale strumento per la conoscenza è fondamentale che il bambino abbia a disposizione, non appena possibile, quanti più oggetti da manipolare ed esplorare sensorialmente.

Per quanto apparentemente semplici queste attività consentono di sviluppare l’abilità manipolativa, la coordinazione oculo-manuale, i sensi (le mani trasmettono al bambino impressioni di trame, forme, temperature, pesi diversi), l’attenzione e la concentrazione.

Prediligiamo oggetti in legno o materiale naturale (che oltre ad essere ecofriendly offrono una stimolazione ricca e diversificata):

 

 

A partire dai 9-10 mesi potremmo iniziare ad offrire attività più strutturate, che oltre a raffinare i piccoli movimenti della mano consentono anche lo sviluppo della coordinazione mano-occhio e il rafforzamento di acquisizioni quale la permanenza dell’oggetto. È il caso delle attività dell’infilare, dell’imbucare e del battere.

 

 

Motricità grossa

 

Lo sappiamo. Soprattutto nei primi anni è il movimento la vera passione del bambino. Egli si mette quotidianamente in gioco per compiere nuove importanti conquiste e nel giro di pochi mesi passa dalla posizione supina a quella seduta, dall’alzarsi in piedi al muovere i primi passi.

Possiamo agevolare questo processo con materiali e giochi che rispondano a questo bisogno di crescita.

Un esempio sono gli oggetti da spingere e trainare.

 

 

Non dimentichiamo poi i carrelli da spingere. Il consiglio è di porvi inizialmente all’interno un oggetto pesante (ad esempio una balletta d’acqua) che li renda più stabili e sicuri. Con il tempo diventerà una componente essenziale del gioco del bambino.

 

 

Verso l’anno il bambino vuole perfezionare i propri movimenti. Cerchiamo di lasciarlo molto tempo a terra, magari su di un tappeto apposito, perché possa sperimentare con il proprio corpo. Possiamo offrirgli palle e oggetti di vario tipo che, rotolando, lo incoraggino a spostarsi nello spazio per poterle raggiungere!

 

 

Per concludere

 

Prima di scegliere quali attività proporre al nostro bambino cerchiamo di osservarlo e capire cosa egli ci dimostra di necessitare. Teniamo inoltre a mente un principio fondamentale: meno cose fa il giocattolo, più cose farà la mente del bambino.

E voi? Cosa state pensando di proporre ai vostri bambini?

Rimango a vostra disposizione per qualsiasi richiesta o dubbio!

 

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