Lettino montessoriano… Perché sceglierlo?

Lettino montessoriano… Perché sceglierlo?

 

Le camerette ispirate ai precetti del pensiero educativo montessoriano sono caratterizzate da un letto “molto basso, quasi rasente al suolo dove il bambino possa stendersi ed alzarsi a suo piacere[1].

Ne Il segreto dell’infanzia Maria Montessori dedica un intero capitolo al tema del dormire e all’importanza rivestita da una adeguata riforma del letto quale aiuto tanto alla vita fisica quanto alla vita psichica del bambino. Le parole con cui Montessori descrive il classico lettino con le sbarre sono forti, ma scuotono le coscienze ed invitano alla riflessione: “è una gabbia alta di ferro, dove i parenti li fanno scendere su un giaciglio forzato, […] questa creatura piangerà sì, ma non si farà male[2]

Come è noto uno dei principi di base del metodo Montessori è quello di dare libertà al bambino: libertà significa amore, nonché fiducia sconfinata nelle infinite possibilità del bambino, potenzialità che però possono rivelarsi ed espandersi pienamente solo se il bambino è liberato dalle costrizioni.

La libertà è la condizione affinché il bambino possa divenire padrone di sè, imparare a gestirsi e ad autoregolarsi, e ciò è importante anche in relazione al sonno: le sbarre del lettino non solo rappresentano una “offesa alla dignità umana”, ma rappresentano dal suo punto di vista una vera e propria prigione. Esse rendono il bambino totalmente dipendente dall’adulto, cui spetterà il compito di metterlo dentro nel momento in cui dovrà dormire e di trarlo fuori quando avrà deciso che per lui è il momento di alzarsi. La volontà del bambino è totalmente schiacciata, alla mercé di quella dell’adulto, che prende le decisioni al suo posto. Immaginate per un momento di essere voi a venir messi a dormire in uno spazio ristretto, circondati da sbarre che vi sembrano altissime, consci di essere impotenti e di avere, come unica via di fuga da quella situazione, solo la possibilità di piangere ed urlare finchè qualcuno non verrà a trarvi fuori di lì…. Cosa provereste? Come vi sentireste?

Si tratta di una prospettiva forte ma profonda, che ci porta a rivedere e a mettere in discussione le modalità di gestione del momento sonno. Queste modalità infatti non solo condizionano il rapporto più o meno piacevole che il bambino instaura con questa esigenza naturale e fondamentale per il suo benessere psico-fisico, ma influenzano più in generale la formazione della personalità del bambino.

Il bambino dovrebbe essere incoraggiato ed aiutato fin da piccolo a sviluppare una corretta attitudine al sonno, e il fatto di poter accedere liberamente al letto lo aiuta proprio ad imparare a rispettare i propri ritmi di sonno-veglia: “Il bambino deve avere il diritto di dormire quando ha sonno e di svegliarsi quando ha finito di dormire e di alzarsi quando vuole. […] Allora i bambini vanno essi spontaneamente a letto la sera, gioiosi, e la mattina si alzano senza svegliare nessuno[3].

 

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Se la stanza del bambino è stata correttamente posta in sicurezza non v’è da temere per il genitore. Se il bambino dovesse svegliarsi prima, o durante la notte poiché riposato, egli non si lascerà andare ad un pianto disperato perché imprigionato all’interno di uno strumento fabbricato appositamente per limitare i suoi movimenti, ma potrà alzarsi, esplorare l’ambiente a lui familiare, dedicarsi a qualche attività a lui direttamente accessibile, e magari infine, nuovamente stanco, tornare tranquillamente a letto per riposarsi e recuperare le energie.

Si tratta di una riforma semplice, perché come dice la stessa Maria Montessori sono semplici le cose di cui il bambino ha bisogno per la propria salute psichica.

 

Come realizzare fisicamente lo spazio per il sonno?

 

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Per evitare che il materasso sia direttamente a contatto con il pavimento potete porlo su di un tappeto morbido, in modo da proteggere anche il bambino in caso di caduta.

Quest’ultima rappresenta forse uno dei principali timori manifestati dal genitore: il pensiero è comprensibile, ma la soluzione è in realtà assai semplice. E’ sufficiente porre intorno al letto dei cuscini morbidi, oppure fissare dei cuscini cilindrici ai lati del letto (come quello in foto).

Per tutelare l’igiene è anche possibile contenere il materasso con una semplice cornice di legno, oppure acquistare su internet una delle tante proposte, ad esempio le strutture per lettini della Woodly.

Per i genitori più “creativi” è anche possibile tirarsi su le maniche e lavorare da sè la struttura per il lettino montessoriano del proprio bambino. Sul web sono disponibili tante idee che mostrano come sia possibile, partendo da strutture letto normali, realizzare bellissimi lettini in stile Montessori. L’autrice del blog La tela di Carlotta ad esempio ci mostra come trasformare la struttura del letto Sniglar di Ikea in un lettino montessoriano ad hoc!

 

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Quando offrire al bambino il lettino montessoriano?

 

Il lettino può essere offerto al bambino già a partire dai 4-5 mesi, quando è ormai in grado di strisciare e di muoversi in misura sempre maggiore.

Come sempre però invito i genitori a seguire il bambino. Ogni bambino è differente, anche e soprattutto in relazione ad aspetti delicati quali il sonno. Preparate al bambino un ambiente adatto, che favorisca la sua libertà, ma non imponetegli con forza di dormirvi. Aiutatelo ad instaurare con questo oggetto un legame affettivo: trascorrete con lui su di esso momenti piacevoli e colmi d’amore. Giocate con lui, abbandonatevi alle coccole, leggete una storia. Alcuni bambini se ne innamoreranno subito e vi dormiranno serenamente, altri potranno aver bisogno di un periodo più lungo, adattandovisi gradualmente. In definitiva ogni famiglia dovrebbe scegliere l’opzione che consenta maggiormente, rispettando i bisogni fondamentali di ogni individuo (dignità, rispetto, amore), consentire ad ognuno il benessere e il miglior riposo psico-fisico.

Seguite il bambino. Sarà lui la vostra guida!

 

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[1] MONTESSORI M., Il segreto dell’infanzia, Garzanti, 1999, p.99.

[2] MONTESSORI M., Il segreto dell’infanzia, Garzanti, 1999, p.99.

[3] MONTESSORI M., Il segreto dell’infanzia, Garzanti, 1999, p.99.

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1 thought on “Lettino montessoriano… Perché sceglierlo?”

  • Bellissima e importantissima informazione. Marìa Montessori è veramente grande. Grazie a lei, sappamo conoscere i bisogni dei bambini di tutto el mondo.

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