Perché cucinare con i bambini – come organizzare le attività e quali utensili scegliere

Perché cucinare con i bambini – come organizzare le attività e quali utensili scegliere

 

Coinvolgere i bambini nella preparazione del cibo, così come più in generale nella vita domestica, ha una serie di risvolti positivi.

Le attività culinarie, infatti, rientrano a pieno titolo nelle attività di vita pratica, e sono una fonte incredibile di stimoli per il bambino, in quanto permettono di sviluppare l’autonomia, la perseveranza, la capacità di problem solving, il pensiero matematico e il linguaggio.

Durante le preparazioni alimentari anche i passaggi apparentemente più semplici favoriscono l’affinamento della coordinazione motoria, la concentrazione, la precisione e la sequenzialità.

Possiamo coinvolgere il bambino nelle prime preparazioni già intorno i 15-18 mesi. Chiaramente dovremo prepararci mentalmente ad un po’ di caos! Immaginate un bambino piccolo con a disposizione farina, zucchero, cioccolato e quant’altro!

Ma si sa, è l’esercizio che permette il perfezionamento dell’essere: solo dandogli la possibilità di fare e rifare potremo aiutare il bambino a migliorarsi, e volta dopo volta egli maneggerà sempre meglio gli oggetti, acquisendo maggiore autonomia e fiducia in se stesso.

Se volete cimentarvi in attività di questo genere però è importante prestare attenzione ad una serie di aspetti:

 

Una attenta preparazione

 

Questo passaggio rappresenta la chiave per ovviare al caos.

Per evitare inconvenienti in corso d’opera è importante che l’adulto prepari con attenzione tutto quanto indispensabile per la realizzazione della ricetta prescelta.

Sgombrate il piano di lavoro e lasciate a disposizione solo ciò che è realmente necessario (ciotole, utensili, ingredienti…).

 

Montessori en casa

 

In questo modo possiamo concentrarci interamente sulla realizzazione della ricetta (invece di correre da un lato all’altro della cucina cercando il necessario), inoltre il bambino stesso può stabilire un certo ordine nella propria mente.

 

Ricette semplici ed adeguate alle capacità del bambino

 

Quella montessoriana è una “pedagogia del successo”, un approccio educativo rispettoso che mira a creare le condizioni affinché il bambino possa sviluppare le proprie capacità e realizzare pienamente se stesso.

Affinché ciò possa avvenire l’adulto deve offrire il giusto aiuto e commisurare le proposte alle reali possibilità del bambino, prevenendo così inutili e controproducenti frustrazioni.

Cerchiamo quindi di semplificare il processo per quanto possibile, rendendo i passaggi brevi e accessibili. e iniziando da piccoli compiti: lavare la frutta o la verdura, versare gli ingredienti nella ciotola, togliere i piccioli…

Possiamo anche offrire al bambino ricettari con immagini, in modo da rendergli più comprensibili la catena dei passaggi e coinvolgerlo maggiormente nell’attività anche se egli non sa leggere.

 

Conta il processo, non il prodotto!

 

Pinterest

 

Non mi stancherò mai di ribadirlo!

Credo che questo sia un principio applicabile ad ogni nostra attività con il bambino.

Cosa conta veramente? La riuscita perfetta della macedonia oppure ciò che la realizzazione di quella ricetta ha permesso al bambino di imparare (la coordinazione dei movimenti, la conoscenza di elementi reali e delle loro possibili combinazioni…)?

Godetevi quindi il processo, senza pensare più di tanto a quello che sarà il risultato!

 

Dimenticatevi l’orologio

 

Quando si ha a che fare con i bambini la fretta è sempre una cattiva consigliera.

Maria Montessori soleva dire che nel lavoro con i bambini la chiave del successo è rappresentata dalla lentezza. Solo se si fanno le cose lentamente il bambino ha la possibilità di osservare ed interiorizzare i movimenti, potendoli così riprodurre in maniera sempre migliore.

Per queste ragioni, se si vuole cucinare con i bambini è meglio farlo quando si è certi di avere la possibilità di dedicare il giusto tempo all’attività.

Teniamo quindi in conto che se l’adulto impiega un minuto per sbucciare un uovo sodo, un bambino potrebbe aver bisogno di molto più tempo. Non spazientiamoci ma concediamogli il tempo necessario.

Se proprio abbiamo la necessità di accelerare il processo possiamo proporre una divisione dei compiti (ad es. “Mentre tu sbucci l’uovo sodo, io taglio quelli già pronti“).

 

Scegliere i giusti utensili

 

L’ideale sarebbe offrire al bambino oggetti reali di dimensioni leggermente ridotte, di modo che egli possa afferrarli e maneggiarli con comodità.

Oggi è possibile trovare questo tipo di utensili in moltissimi negozi, ma anche internet rappresenta una miniera d’oro in tal senso.

Vediamo ora una breve rassegna di utensili utilizzabili in sicurezza in cucina con i bambini:

 

Coltelli: il segreto è la gradualità

 

Molti adulti temono fortemente l’utilizzo del coltello da parte del bambino, tuttavia si tratta di qualcosa che il bambino può perfettamente apprendere a fare in sicurezza se, come ogni altra abilità, viene praticata ed allenata sufficientemente.

L’adulto deve quindi cercare di superare i propri eccessivi timori e mostrare al bambino come impugnare il coltello e come utilizzarlo per tagliare gli alimenti, spiegandogli con la giusta attenzione che si tratta di un oggetto potenzialmente pericoloso e che quindi va maneggiato con cura.

Naturalmente non si offrirà immediatamente un coltello a seghetto! Come in ogni altra cosa il segreto è la gradualità. In questo modo il bambino acquisirà sempre più sicurezza e destrezza e i rischi di danno si ridurranno drasticamente. Una possibile sequenza è la seguente:

 

  • Coltello per spalmare: privo di seghetto, può essere proposto tranquillamente già intorno all’anno, in modo che il bambino possa iniziare a familiarizzare con questo strumento senza timori.

 

  • Affettatore con manico: ideale per tagliare in sicurezza burro, carote, zucchine e altre verdure simili. Il bambino può afferrare saldamente l’impugnatura superiore con una o due mani ed esercitare la pressione necessaria a tagliare l’alimento in sicurezza.

 

  • Coltello da dessert con punta arrotondata: quando il bambino ha acquisito maggiore sicurezza e migliorato la presa dello strumento possiamo proporgli questo tipo di coltello poco affilato, ideale soprattutto per affettare cibi morbidi (ad esempio la banana).

 

  • Coltelli vari: una volta che il bambino si sarà esercitato lungamente e avrà acquisito sicurezza potete iniziare a proporre coltelli con seghetto. In commercio ne esistono diversi che sono studiati appositamente per i bambini, dunque presentano anelli di sicurezza (affinché il bambino non si tagli), design arrotondato (affinché la presa sia migliore e più sicura), anche di plastica dura (taglienti ma non tanto da risultare pericolosi). Qui una rassegna:

 

Pelapatate, pinze, mattarelli.. l’importante è che siano “a misura”

 

Solo se gli oggetti saranno proporzionati il bambino potrà servirsene facilmente e imparare a maneggiarli con destrezza attraverso l’esercizio.

 

Nella scelta degli utensili da utilizzare in cucina con i vostri bambini abbiate quindi grande cura. Fate in modo che essi siano “a misura di bambino”, reali, esteticamente gradevoli, funzionali e sicuri.

Man mano che la raccolta si ingrandirà potrete anche pensare di allestire all’interno della cucina un vero e proprio cassetto personale, cui il bambino possa accedere autonomamente per prendere il necessario allo svolgimento dell’attività.

 

In conclusione

 

Cucinare con i propri genitori riempie di gioia il bambino: non c’è niente che faccia sentire i bambini più orgogliosi che fare le stesse cose che fanno gli adulti!

Con queste attività i bambini si divertono, si perfezionano e si sentono più utili e autonomi. Ma soprattutto imprimono nella loro memoria un ricordo indelebile di momenti preziosi e felici trascorsi con coloro che più amano: voi.

Buona sperimentazione culinaria a tutti!

 

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