Perché dire “No” alle “ceste dei giocattoli”

Perché dire “No” alle “ceste dei giocattoli”

 

Quando arriva il momento di allestire la cameretta per il proprio bambino molti genitori decidono di ricorrere a ceste e contenitori per riporre giochi e giocattoli vari.

All’apparenza si tratta del metodo più pratico. In tal modo i giochi occupano meno spazio e la messa in ordine è molto rapida: è sufficiente raccattare tutto e buttarlo all’interno della cesta.

Ma siamo davvero certi che la famigerata “cesta dei giocattoli” sia il modo più funzionale per ordinare i giochi dei bambini?

 

Minimalist at Home

 

Molti genitori mi chiedono consigli in tal senso, riportandomi le problematiche riscontrate: bambini che ogni volta rovesciano l’intera cesta e poi non rimettono in ordine, scarsissima concentrazione nell’attività, nervosismo, poca cura nei confronti degli oggetti…

Perché tutto questo?

Quando utilizziamo una cesta o una grande scatola il bambino non ha la possibilità di vedere tutti i giochi all’interno e scegliere quindi quello che più corrisponde alle sue esigenze o desideri del momento. Sarà quindi inevitabile per il genitore trovare cesta rovesciata e giocattoli disseminati sul pavimento…

La cesta inoltre corrisponde spesso a una grande quantità di giochi di varia natura e tipologia ammassati tra loro. L’effetto che questa confusione ha sul bambino è molto negativo: la sua mente infatti ricerca l’ordine, ha necessità di punti di riferimento e di stabilità.

Se vogliamo essergli di sostegno nella sua attività e nello sviluppo delle capacità logiche, di ordinamento e classificazione, dobbiamo supportarlo anche attraverso una corretta predisposizione dell’ambiente, dei giochi e delle attività.

 

Gli scaffali: il modo migliore per organizzare giochi e attività

 

Uno Zwei Tutu

 

Perché gli scaffali a misura di bambino funzionano meglio delle famigerate “ceste”?

 

  • Giochi ed attività risultano più visibili, facilmente individuabili e, se posti all’interno di adeguati vassoi/cestini, più belli ed accattivanti;
  • Tutto è in ordine e questo è più semplice da ristabilire una volta conclusa l’attività. “Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa”: il bambino accede facilmente al gioco desiderato e al termine dell’attività può altrettanto semplicemente riporlo in poco tempo;
  • L’adulto può offrire maggiore varietà di proposte. Il segreto del successo infatti è semplice: poco ma “buono”. Osservate i vostri bambini, cercate di comprenderne bisogni ed interessi ed offritegli poche ma studiate proposte di attività che vi rispondano. Ad esempio, se notate che il vostro bambino è interessato a compiere l’azione di aprire e chiudere potrete mettergli a disposizione un piccolo cestino con 2-3 barattoli di varie forme e dimensioni, un piccolo pannello con finestrelle da aprire e chiudere, scatole cinesi…  Quando il bambino non mostrerà più alcun interesse per quelle attività sostituitele con altre più corrispondenti ai nuovi bisogni emergenti. Vedrete che anche le sue capacità di attenzione e concentrazione ne gioveranno notevolmente;
  • Calma ed estetica: l’ambiente risulterà più calmo, meno caotico e molto più attraente, e questo avrà effetti significativi anche sull’attività del bambino.

 

Alcuni esempi

 

Scaffali e mensole dovrebbero essere a misura di bambino, possibilmente di colori tenui, in maniera da dare massimo risalto agli oggetti e alle attività che vi porremo. Per rendere le soluzioni esteticamente più gradevoli, si potrebbe pensare di rivestire i contenitori con fodere in stoffa.

Qui alcuni esempi:

 

 

In conclusione

 

Pinterest

 

Gli scaffali rappresentano quindi una modalità molto più rispettosa per offrire al bambino proposte di attività.

Essi rispondono al suo naturale bisogno di ordine, comunicano un importante messaggio di rispetto per gli oggetti e incentivano l’autonomia, consentendo il libero accesso ai materiali.

Non mi resta che augurarvi un buon lavoro!

 

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