I mobile

 

Eltern vom Mars

 

I mobile sono perfetti quale attività da presentare al bambino già dalle prime settimane di vita.

Realizzati attraverso materiale leggero, ad esempio stecche di acciaio o bambù, filo di nylon o di cotone e figure geometriche o di altro tipo, costituiscono la prima attività sensoriale per il bambino.

Essi possono essere appesi al soffitto a una distanza di circa 25-30 cm dl viso del bambino, in modo che egli possa mettere a fuoco gli oggetti ma senza arrivare a toccarli.

Proprio perché realizzati con materiale leggero, sarà sufficiente una piccola corrente d’aria perché essi si muovano.

Offrendo un’esperienza visuale, i mobile incoraggiano un primo sviluppo della concentrazione, alla base dell’educazione montessoriana: il bambino infatti è portato a guardare gli oggetti in movimento, sviluppa la percezione del colore e della profondità.

Maria Montessori stessa ha sottolineato l’importanza di una introduzione precoce di attività sensoriali e ha spiegato che l’uso dei mobile fornisce ai neonati una grande opportunità di esercitare la loro mente.

Per la dottoressa infatti: “I mobile sono un aiuto al senso della vista. E’ stato osservato che bambini di soli 2-3 giorni riescono a rimanere concentrati anche 20-25 minuti nel guardare le immagini in bianco e nero del mobile Munari“.

Esistono differenti tipologie di mobile, ed essi andrebbero sostituiti all’incirca ogni 2-3 settimane, seguendo i progressi del bambino.

Il primo mobile da proporre al bambino è il “mobile di Munari”.

Esso può essere proposto già a partire dalle 2 settimane di vita e fino alle 5-6. Ideato dal designer italiano Bruno Munari questo mobile è particolarmente adatto ad essere proposto al bambino piccolo poiché questi non distingue ancora bene colori, perciò necessita di forti contrasti.

Il mobile Munari è composto da una serie di forme geometriche in bianco e nero (proprio per fornire il massimo contrasto) e da una sfera trasparente (solitamente di vetro) che riflette la luce. Persino bambini di poche settimane dimostrano di riuscire a concentrarsi per svariati minuti grazie al mobile di Munari.

 

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Verso le 5-6 settimane è possibile iniziare a presentare al bambino altre tipologie di mobile per la stimolazione visiva, come il “mobile degli ottaedri”, adatto anche fino alle 12 settimane.

Questo tipo di mobile presenta tre ottaedri nei colori primari (giallo, rosso e blu) con superfici che riflettono la luce, in modo da attrarre l’attenzione del bambino e aiutarlo a stimolare la percezione del colore.

 

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Verso i due mesi, quando la capacità del bambino di distinguere i colori è ulteriormente migliorata, è possibile proporgli il “Gobbi mobile”, che prende il nome dalla sua creatrice, Gianna Gobbi. Il mobile è composto da una serie di cinque sfere di eguale grandezza, che si distinguono tra loro solo per la tonalità del colore. Questo mobile è quindi utile per familiarizzare il bambino non solo all’esistenza di colori diversi, ma anche a quella di differenti tonalità dello stesso colore.

 

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Un’ulteriore mobile da proporre al bambino può essere, verso i 3-4 mesi, il “mobile dei ballerini”.

Le sagome dei ballerini sono generalmente realizzate con carta olografica, in modo che esse riflettano la luce e catturino l’attenzione del bambino mentre ballano dolcemente nella brezza.

 

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Per chi abbia voglia di cimentarsi nella realizzazione di un visual mobile di ispirazione montessoriana, è possibile trovare nella sezione Blog il tutorial per creare un Pom Pom mobile, adatto per stimolare e sviluppare l’attenzione e la percezione del colore già a partire dalle 8 settimane.

Potete trovare i mobile qui:

 

 

 

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