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10 principi guida per una educazione montessoriana

10 principi guida per una educazione montessoriana

  Maria Montessori ha speso la propria vita di studiosa e di donna per diffondere una nuova concezione dell’infanzia e del bambino: egli non è un pezzo di cera che l’adulto modella a proprio piacimento, ma un essere competente fin dalla nascita, ricco di potenzialità 

Meno cose fa il giocattolo, più cose farà la mente del bambino – Consigli per la scelta dei giochi 0-3

Meno cose fa il giocattolo, più cose farà la mente del bambino – Consigli per la scelta dei giochi 0-3

  In prossimità di compleanni o altre ricorrenze le domande che gli adulti si pongono sono sempre le stesse: cosa posso regalare al mio bambino? Cosa potrebbe piacergli? La vera domanda che dobbiamo porci, però, è diversa: quali necessità ha mio figlio in questo momento della sua 

Il gioco euristico

 

 

Vi ricordate del Cestino dei tesori, l’attività sviluppata dalla psicopedagogista Elinor Goldschmied per rispondere al bisogno esplorativo dei bambini più piccoli?

Bene, il Gioco euristico può essere considerato una sua evoluzione, in quanto rivolto ad una fascia di età di poco maggiore (12-24 mesi).

Con il passare dei mesi il bambino cresce e con lui anche il suo forte bisogno di esplorare e di scoprire da solo caratteristiche e funzioni degli oggetti che lo circondano.

 

Pre-school Play

 

Il termine “euristico” viene dal greco “eurisko“, cioè scoprire. La funzione principale del gioco euristico è difatti proprio quello di favorire la scoperta, e quindi la conoscenza autonoma, delle cose. Esso consente quindi di soddisfare i bisogni di esplorazione, movimento e conoscenza di cui il bambino è portatore, favorendo inoltre lo sviluppo della concentrazione.

Il primo passo per realizzare l’attività consiste nella scelta dei materiali. Anche in questo caso viene utilizzato del materiale “povero”, di recupero, comunemente presente nella nostra vita di tutti i giorni.

Ogni raccolta di oggetti di una determinata tipologia, per esempio pigne o nastri, dovrà essere collocata all’interno di una sacca di stoffa con i lacci, come quelle generalmente utilizzate per il cambio.

Su ogni sacca sarà possibile applicare o cucire un’etichetta che ne indichi il contenuto e l’età (per esempio: tappi, pom pom, cilindri di carta, conchiglie…). E’ inoltre utile appendere all’esterno di ogni sacca un esemplare degli oggetti contenuti, cosicché il bambino possa facilmente riconoscerne il contenuto.

Quali oggetti utilizzare per il Gioco euristico?

 

Nella versione originale Elinor Goldschmied suggeriva i seguenti oggetti:

  • Pon pon di lana nei colori primari
  • Sacchettini e scatole
  • Nastri
  • Cilindri di cartone
  • Conchiglie
  • Pigne
  • Chiavi vecchie legate in piccoli mazzi
  • Tappi di bottiglia
  • Barattoli e contenitori di tutte le dimensioni
  • Catene di varie lunghezze e spessore
  • Coperchi di barattoli in metallo
  • Palline da ping pong
  • Bigodini di diversi diametri
  • Mollette da bucato
  • Anelli per tende, di legno e metallo

 

Ad essi si potrebbero aggiungere anche bottoni differenti per forma e colore, saponette di diverso colore e profumo, oggetti in lana cotta e molto altro ancora! All’elenco infatti sarà sempre possibile aggiungere materiali, soprattutto in funzione degli interessi del bambino e dell’ambiente. L’unica accortezza dovrà essere quella di selezionare solamente oggetti sicuri e non deteriorati e di effettuare una continua manutenzione e sostituzione di quelli rovinati.

Terminata la scelta saranno pronte almeno 10 sacche con dentro circa 20 oggetti della stessa categoria ma di diverse dimensioni e colori.

Se nella camera del bambino c’è sufficiente spazio, l’ideale sarebbe appendere le sacche a dei gancetti bassi in modo che sia lui stesso a riporle autonomamente al termine dell’attività.

 

Come proporre il Gioco euristico?

 

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Come nel caso del Cestino dei tesori, anche nel caso del Gioco euristico è importante scegliere uno spazio il più possibile sgombro di giochi o altri elementi di distrazione.

E’ consigliabile stendere sul pavimento un grosso tappeto o una coperta per delineare l’area dell’attività. Le sacche dovranno essere disposte su di esso/a, prestando attenzione a rendere l’allestimento complessivo attraente e comodo per il bambino.
Una volta accompagnato il bambino nell’area per il Gioco euristico, lasciare che si muova autonomamente, scegliendo la sacca e gli oggetti che più lo interessano, manipolandoli e analizzandoli in tranquillità.

Nel corso dell’attività l’adulto dovrebbe, come nel caso del Cestino dei tesori, diventare “invisibile”, non interferendo nell’attività del bambino, non interrompendolo con consigli, suggerimenti o valutazioni, limitandosi piuttosto ad osservarlo e a sorridergli in caso di una sua ricerca di incoraggiamento. L’intervento dovrà essere limitato al solo utilizzo pericoloso o errato degli oggetti.

Il bambino inizierà la propria esplorazione e scoprirà  e imparerà moltissimo manipolando gli oggetti (annusandoli, rigirandoli..) e affinerà le proprie capacità psicomotorie in modo totalmente autonomo.

Quando il bambino avrà esaurito l’interesse per l’attività (in genere dopo 30-60 minuti) sarà possibile riporre il tutto in ordine, coinvolgendolo nella procedura. Anche questa attività infatti è parte del gioco, quindi bisogna dedicarle il giusto tempo, senza fretta, riponendo correttamente ciascuna categoria di oggetti nell’apposita sacca di tessuto e appendendola al suo posto.

 

Per approfondire la conoscenza del Gioco euristico, consiglio la lettura dello splendido libro di Elinor Goldschmied Persone da 0 a 3 anni:

 

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Per approfondire ed applicare la pedagogia Montessori in casa, leggi il mio nuovo libro:

 

 

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