Come allestire una cameretta secondo i principi montessoriani – dalla nascita ai 6 mesi

Come allestire una cameretta secondo i principi montessoriani – dalla nascita ai 6 mesi

 

L’organizzazione dello spazio è una delle colonne portanti della visione montessoriana.

L’importanza dell’ambiente emerge chiaramente in tutti gli scritti della Montessori. Perché? Perché tra il bambino e il suo ambiente esiste una relazione straordinariamente intima e profonda. Una relazione che l’adulto non sperimenta più.

L’ambiente, ci dice Maria Montessori, costituisce il nutrimento della mente infantile, una mente che assorbe di continuo e in maniera inconscia impressioni, sulla base delle quali edifica le diverse facoltà umane (movimento, linguaggio…).

Sulla base di ciò risulta fondamentale lo sforzo consapevole da parte dell’adulto di offrire al bambino un ambiente fecondo, interessante, sicuro e che lo sostenga in un percorso verso l’autonomia.

Ho deciso dunque di dedicare una serie di articoli alla strutturazione di un ambiente domestico affine ai principi montessoriani. Una guida essenziale ma importante per realizzare un ambiente che sostenga lo sviluppo infantile.

Iniziamo dalla camera per neonati, dalla nascita fino ai 6 mesi.

 

Principi generali

 

The Montessori Notebook

 

L’ambiente del bambino dovrebbe essere organizzato, pulito e bello. Nel progettare una camera per il loro bambino, dunque, i genitori dovrebbero pensare a come far sì che esso risulti calmo, essenziale e con spazi ben distinti.

Il consiglio iniziale è quello di bandire colori o decorazioni troppo accesi o chiassosi. Diversi studi hanno dimostrato che le pareti troppo decorate offrono una eccessiva stimolazione, interferendo con lo sviluppo delle funzioni esecutive (come la memoria e la capacità di concentrazione).

Un arredamento essenziale e un numero limitato di oggetti a disposizione del bambino garantiranno poi l’ordine, necessario al piccolo per orientarsi e muoversi agevolmente nell’ambiente.

 

Quali spazi non possono mancare?

 

Per quanto lo spazio possa essere piccolo, l’ideale sarebbe riuscire a ricavare alcuni spazi ben definiti, in maniera da aiutare anche il bambino a distinguere gradualmente i vari momenti della routine giornaliera e ad associare luoghi ed attività. Molto importante, ad esempio, risulta distinguere lo spazio per l’attività da quello per il sonno (assolutamente sconsigliato in tal senso è appendere mobiles sulla culla/lettino del bambino).

Nella camera dunque, andrebbero previsti i seguenti spazi:

 

  • L’area per il sonno
  • L’area per la cura della persona
  • L’area per le attività

 

Vediamo ora più nel dettaglio le caratteristiche di ogni spazio.

 

L’area per il sonno

 

Uno dei bisogni centrali del neonato è il sonno. Per rispondere a tale bisogno possiamo offrire al bambino una culla, che lo accolga e che offra risposta ai suoi bisogni di contenimento e di esplorazione.

La culla montessoriana è stata ideata da una delle fondatrici del Centro Nascita Montessori, Lidia Celi. Essa è composta da una cesta ovale rivestita da una fodera, posta su una struttura dotata di ruote ma estraibile. I bordi non troppo alti offrono al bambino la giusta sicurezza e, al contempo, la possibilità di esplorare con lo sguardo l’ambiente circostante, permettendo così fin dai primi giorni di vita un primo sviluppo della concentrazione.

Ecco un esempio di culla:

 

Montessori Moms

 

La culla viene generalmente utilizzata fino ai 4-5 mesi. Quando le sperimentazioni motorie del bambino ne iniziano a rendere poco sicuro l’utilizzo, è possibile passare al lettino montessoriano, di cui parlo in maniera più approfondita qui.

 

L’area per la cura della persona

 

I momenti di cura della persona (cambio del pannolino, vestizione, svestizione..) accompagnano il bambino scandendo la sua giornata. Sono una componente essenziale della routine e meritano quindi uno spazio apposito e ben organizzato, che si evolverà nel tempo seguendo bisogni e capacità del bambino.

Nei primi mesi di vita sarà sufficiente un fasciatoio ed una cassettiera in cui organizzare gli indumenti del bambino.

Ricordate che quelli del cambio sono momenti di intensa ed intima relazione con il bambino. Durante essi avete l’occasione di incoraggiare fin dall’inizio l’autonomia e la partecipazione del neonato, costruendo con lui un rapporto incredibilmente intenso e ricco.

 

L’area per le attività

 

The Kavanaugh Report

 

L’altra centrale necessità del bambino è, fin dai primi mesi, l’attività.

Il movimento infatti è per Montessori un fattore indispensabile per la costruzione della coscienza, in quanto rappresenta il mezzo che permette all’io di entrare in relazione con la realtà esterna.

Per favorire quella che è la naturale e precoce tendenza del bambino all’attività è consigliabile predisporre fin dall’inizio un apposito materasso delle attività.

Durante il giorno, e più in generale nei momenti di veglia, il bambino avrà qui la possibilità di esercitare i propri movimenti in maniera libera e potrà esplorare sensoriale il suo ambiente.

Sarà sufficiente un semplice materasso di lattice steso sul pavimento, basso, quasi rasente a terra, su cui il bambino potrà essere posto fin dalle prime settimane di vita, muovendosi senza incontrare ostacoli.

È importate porre, lateralmente al materasso, uno specchio, preferibilmente uno di quelli orizzontali lunghi: lo specchio orizzontale consente al bambino di vedere e studiare il proprio riflesso, di osservare i propri movimenti, di guardarsi e prendere così consapevolezza di sé (se vuoi approfondire l’importanza dello specchio come risorsa per favorire lo sviluppo del bambino, leggi qui).

 

 

Il consiglio è di appendere al di sopra del materasso un mobile. Esso infatti stimola l’attività percettiva del bambino, favorendo il compimento di esperienze sensoriali e un primo sviluppo della facoltà attentiva.

 

 

Altra risorsa saranno le immagini, in bianco e nero, da attaccare allo specchio o da posizionare in cornici visibili al bambino. Esse costituiscono un ottimo stimolo per la percezione e lo sviluppo del senso visivo:

 

 

 


Mettete a disposizione del bambino pochi oggetti, ma fate in modo che siano visibili e accessibili. Ciò costituirà anche uno sprono all’esecuzione e allo sviluppo dei movimenti.

 

Pinterest

 

In conclusione

 

Il bambino è il nostro maestro. Se vogliamo offrirgli l’ambiente davvero adatto a lui, dobbiamo osservarlo, cogliere i suoi bisogni e offrire un adeguata risposta ad essi.

L’ambiente dovrà modificarsi e cambiare con il bambino, il che richiederà da parte vostra un attento e costante lavoro. A ripagarlo sarà la gioia di vostro figlio, che in esso crescerà sempre più sicuro ed autonomo.

 

Se l’articolo ti è piaciuto condividilo! 

 

 

Per approfondire ed applicare la pedagogia Montessori in casa, leggi il mio nuovo libro:

 

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *