Gli incastri piani rappresentano un importante mezzo di sviluppo per i più piccoli.
Nonostante siano un materiale apparentemente di grande semplicità, essi consentono di sviluppare varie competenze e offrono diverse opportunità di sviluppo.
Grazie agli incastri piani infatti il bambino accresce:
- Le abilità fisiche;
- Le abilità cognitive;
- La competenza emotiva.
Per quanto concerne le abilità fisiche, esercitandosi con gli incastri piani il bambino sviluppa:
- La motricità fine: perfezionando i piccoli movimenti della mano e delle dita, necessari per afferrare il pomello e posizionare con precisione l’incastro nella sua collocazione sulla base. L’allenamento della motricità fine è essenziale per il successivo apprendimento della scrittura.
- La coordinazione oculo-manuale: l’utilizzo degli incastri richiede un lavoro congiunto di mano, occhi e mente.
Riguardo alle abilità cognitive, svolgendo queste attività il bambino:
- Sviluppa la capacità di problem solving: anche il più semplice degli incastri propone un chiaro obiettivo da raggiungere. Il bambino imparerà quindi a sviluppare strategie di risoluzione del compito, iniziando col tempo ad esercitare pensiero critico.
- Apprende conoscenze inerenti il tema dell’incastro: ad esempio, nel caso degli incastri geometrici, il bambino sperimenta sensorialmente, attraverso il tatto, le forme geometriche (astrazioni materializzate), apprendendone anche i nomi (primi apprendimenti di geometria).
Sul piano emozionale, grazie agli incastri il bambino può sviluppare la fiducia in sé stesso derivante dall’essere riuscito a portare a termine il compito mediante le proprie strategie, accrescendo così anche l’autostima.
Il bambino è, infatti, completamente autonomo nello svolgimento di questa attività. Vi è una corrispondenza biunivoca tra forma e incavo che garantisce il controllo dell’errore e dunque la possibilità per il bambino di autocorreggersi ed arrivare da sé alla soluzione.

Quali incastri proporre
I primi incastri di legno possono essere proposti già intorno all’anno. Non esiste una età definita: tutto dipende dall’interesse del bambino.
Il consiglio è di iniziare sempre con incastri di grande semplicità. L’ideale, per incominciare, sono quelli che presentano un solo elemento.
Nel caso degli incastri piani geometrici montessoriani, è consigliabile utilizzare un criterio di gradualità, iniziando con l’incastro piano con il cerchio e proseguendo la serie passando prima al quadrato e poi al triangolo.
Questo è un esempio di set completo di incastri:
La presentazione è molto semplice.
Dopo essersi seduti accanto al bambino e di fronte all’incastro, con movimenti lenti e precisi si afferra il pomello della figura (con pollice, indice e medio), la si solleva delicatamente e la si appoggia alla destra dell’incastro.
Dopo una brevissima pausa, si afferra nuovamente il pomello della figura e la si solleva all’altezza dello sguardo del bambino.
Con il dito indice dell’altra mano si tocca prima tutto il contorno dell’incastro e poi tutto il contorno dell’incavo sulla cornice. Questo procedimento, oltre a catturare l’attenzione del bambino, aiuta a percepire sensorialmente la corrispondenza biunivoca forma-incavo.
Si posiziona quindi lentamente e precisamente l’incastro nell’incavo, mostrando la corrispondenza perfetta tra i due. Ora il bambino può provare da solo.
Una volta esercitatosi con le singole forme, sarà possibile passare alle estensioni, con incastri che presentano la stessa forma dello stesso colore ma di dimensioni diverse (criterio dell’isolamento della qualità) oppure forme differenti insieme:
Successivamente si potranno proporre anche incastri differenti, con svariate tematiche e soggetti, che possono risultare utili anche come sostegno allo sviluppo del linguaggio e all’ampliamento del vocabolario:
In conclusione
Gli incastri piani favoriscono primi importanti apprendimenti attraverso l’esperienza attiva. Sviluppo psicomotorio, mente matematica, prime nozioni di geometria e sviluppo del linguaggio. Tutto questo grazie ad un materiale di estrema semplicità.
Non mi resta che augurarvi buon lavoro!
Se l’articolo ti è piaciuto condividilo!
Per approfondire ed applicare la pedagogia Montessori in casa, leggi il mio nuovo libro:





