Primi oggetti da manipolare – Sonagli e puzzle ball

 

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Scrive Maria Montessori che: “L’attenzione ha bisogno, per concentrarsi, di stimoli graduali. All’inizio saranno oggetti facilmente riconoscibili ai sensi, che interesseranno i piccini: (…) così si costruirà il sapere del fanciullo” (Il bambino in famiglia).

Montessori ci insegna che nel bambino, soprattutto nei primi anni dello sviluppo, lo sviluppo dell’intelligenza dipende fortemente dalla possibilità di intrattenere rapporti con il mondo esterno, e lo strumento peculiare di questi rapporti è la mano, organo esecutivo dell’intelligenza.

Il bambino è fin dall’inizio un’esploratore che ha bisogno, per costruire la propria mente e tutte le diverse facoltà, di assumere impressioni dall’ambiente che lo circonda, di esercitare i propri sensi e il proprio movimento. L’adulto competente è colui che riesce a farsi interprete di questi bisogni e offre al bambino, nel rispetto dei suoi tempi e ritmi di sviluppo e di lavoro, i mezzi necessari per poter intraprendere fin da subito il proprio processo di autocostruzione.

Un aiuto intelligente che può essere dato al bambino già intorno i 3-5 mesi sono i primi oggetti da manipolare.

Data l’importanza assunta dalla manipolazione quale strumento per la conoscenza è fondamentale che il bambino abbia a disposizione, non appena possibile, quanti più oggetti da manipolare ed esplorare sensorialmente. Per quanto apparentemente semplici queste attività consentono di:

 

  • Sviluppare l’abilità manipolativa;
  • Sviluppare la coordinazione oculo-manuale;
  • Sviluppare i sensi (le mani trasmettono al bambino impressioni di trame, forme, temperature, pesi diversi);
  • Sviluppare l’attenzione e la concentrazione.

 

Tra i 4 e i 6 mesi il bambino acquisisce la capacità di afferrare gli oggetti intenzionalmente, il che lo porterà ad esercitare l’attività delle proprie mani al fine di conseguirne un controllo sempre maggiore. Si tratta del momento migliore per offrirgli primi oggetti da manipolare. Vediamone alcuni:

 

Il sonaglio

 

I sonagli sono in grado di esercitare un grande fascino sui bambini piccoli e gli consentono di compiere importanti acquisizioni: manipolandoli ad esempio il bambino capisce che il suono prodotto è connesso al suo gesto e quindi dipende dal movimento da lui prodotto. Con il tempo si accorgerà inoltre che il suono sarà più o meno forte a seconda della forza impressa nel movimento. Si tratta dunque di prime attività che aiutano il bambino a comprendere il principio di causa-effetto.

 

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Manipolando il sonaglio svilupperà gradualmente il controllo delle dita e acquisirà, intorno ai 6-7 mesi, una certa coordinazione tra le due mani, che collaboreranno per afferrare, lasciare, scuotere l’oggetto.

Nella scelta dei sonagli da proporre al bambino è consigliabile proporgli oggetti di forme, colori e materiali diversi, in maniera da offrirgli stimolazioni e occasioni di conoscenza varie e diversificate. Come sempre è meglio prediligere materiali naturali, quali legno, stoffa, pelle, ambra, ma anche metallo, e partire dai colori primari per poi passare ai colori secondari e a gradazioni degli stessi. In questo modo il bambino sperimenterà attivamente diverse temperature (il legno è più caldo del metallo), diverse forme (triangolari, ovali, rotonde, cubiche…), diversi pesi (varianti a seconda di dimensioni e tipologia di materiali).

 

 

Presentate al bambino un sonaglio alla volta, offriteglielo e lasciategli il tempo per manipolarlo, osservarlo e… assaggiarlo liberamente. L’adulto deve essere una presenza rassicurante, ma non invasiva. Osservate l’attività del bambino e cercate di comprenderla, di capire cosa prova e di cosa ha bisogno.

Esemplare è l’episodio riportato da Maria Montessori ne  Il bambino in famiglia: “Sembrava che la bambina avesse uno scopo nel far cadere il sonaglio e nel rivolerlo subito dopo […] la madre saggia si limitava a raccogliere pazientemente e restituire il sonaglio. Prendeva parte, così, all’attività della sua figliolina e capiva la grande importanza che aveva per lei il ripetersi di questo esercizio“.

Per fare in modo che l’attività risulti piacevole ed interessante nel tempo è importante introdurre delle variazioni che riaccendano l’interesse. All’incirca ogni due settimane variate il tipo di sonaglio e provate a rioffrirgliene uno già sperimentato dopo circa un mese: lo esplorerà in maniera nuova, acquisendone una conoscenza più approfondita grazie alle acquisizioni compiute nel lasso di tempo trascorso!

 

Puzzle ball 

 

 

Si tratta di un oggetto esteticamente molto bello. È composta da 12 triangolini di stoffa, cuciti ed imbottiti, che formano così delle “maniglie” che permettono al bambino di afferrare e manipolare la palla, anche trasferendola da una mano all’altra, e così sviluppare la coordinazione e la forza delle mani e dei polsi.

Il materiale di composizione è generalmente cotone o lino, il che la rende facilmente lavabile ed igienizzabile.

Il criterio per la presentazione è il medesimo dei sonagli. L’adulto deve offrire l’oggetto alla libera sperimentazione del bambino e non ostacolare la sua attività spontanea. Nel tempo potrà variare l’oggetto, offrendogliene di vari colori e trame, per rinnovare il suo interesse!

 

 

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