L’importanza della ripetizione – Perché non dovresti interrompere l’attività del tuo bambino

L’importanza della ripetizione – Perché non dovresti interrompere l’attività del tuo bambino

La ripetizione è il segreto della perfezione.

 

Così scrive Maria Montessori in La scoperta del bambino.

In effetti si può affermare che nella prima infanzia (e non solo) la ripetizione rappresenti a tutti gli effetti la base per l’apprendimento e per lo sviluppo delle varie competenze ed abilità.

Le moderne neuroscienze ci spiegano che essa costituisce l’elemento fondamentale necessario per la creazione delle connessioni neurali.

Ogni volta che un’esperienza si ripete, la connessione tra le strutture neurali si rinforza, e così, man mano, si scolpisce l’architettura cerebrale.

Maria Montessori aveva intuito tutto questo oltre un secolo fa.

Attraverso la sua attenta osservazione dell’attività infantile, ha compreso che la ripetizione dell’esercizio costituisce un carattere fondamentale del lavoro del bambino.

Quante volte, in effetti, ci accade di vedere il nostro il bambino ripetere più e più volte la stessa attività?

I più piccoli, ad esempio, sono in grado di trascorrere tempi interminabili riempiendo e svuotando un contenitore, camminando da una parte all’altra della stanza o aprendo e chiudendo un cassetto. E se a noi queste attività possono apparire prive di significato, per lui sono invece fondamentali.

Quello che conta per il bambino, infatti, non è tanto l’attività in sé con il suo scopo esterno, quanto l’abilità o conoscenza che quel lavoro gli consente di applicare.

Ad ogni ripetizione dell’attività (ma anche quando la vede svolgere da altri) il bambino coglie nuovi aspetti della stessa, individua approcci alternativi/migliori e interiorizza in maniera sempre più solida i concetti.

Ogni volta che apre e chiude quel cassetto, quindi, egli migliora sempre più la coordinazione dei movimenti e la precisione, sviluppa la volontà e l’autonomia. In una parola, si perfeziona.

 

Ripetizione dell’esercizio e periodi sensitivi

 

I periodi sensitivi possono essere definiti come momenti dello sviluppo in cui il soggetto si rivela particolarmente sensibile all’acquisizione di certi caratteri o abilità. È proprio tale sensibilità a spingere il bambino a dedicarsi in maniera assidua a quelle attività che gli permettono di compiere una nuova acquisizione.

Così, nel periodo sensitivo del movimento vedremo il bambino assorto in tutte quelle attività che gli consentono di esercitare i muscoli delle gambe e delle braccia, l’equilibrio e l’espressione corporea. In quello del linguaggio, invece, osserverà assorto la bocca di chi gli parla, poi inizierà ad allenarsi nella produzione delle prime vocalizzazioni, fino ad arrivare alle parole e poi alle frasi.

In ogni momento dello sviluppo sarà proprio la ripetizione dell’esercizio ad indicarci in maniera chiara e cristallina cosa anima interiormente il nostro bambino e di cosa ha bisogno per crescere.

Compito nostro dovrà essere quello di osservarlo in maniera attenta e rispettosa, in modo da assumere tali informazioni per la predisposizione dell’ambiente e delle proposte.

 

Nelephant Montessori School

 

In che modo l’ambiente Montessori supporta la ripetizione?

 

Gli ambienti Montessori sono specificamente progettati per supportare l’apprendimento attraverso la ripetizione dell’esercizio.

Ogni bambino, infatti, vede al suo interno salvaguardato il proprio diritto al lavoro.

Egli può scegliere in totale libertà l’attività a cui dedicarsi (sulla base dei suoi bisogni interiori di crescita) e l’educatore si impegna a tutelare la sua occupazione, difendendola da ogni intervento di disturbo.

Grande è il lavoro che l’adulto deve compiere innanzitutto su di sé!

Quante volte, guardando il nostro bambino impegnato in una attività, siamo portati ad interromperlo con suggerimenti di azione, correzioni o anche, più semplicemente, complimenti?

Non ci rendiamo conto che, seppur in buona fede, queste condotte vanno a minare la concentrazione del bambino, annullando tutti gli sforzi da lui compiuti fino a quel momento.

Dobbiamo prestare notevole attenzione alla nostra condotta e tenere fermamente presente che il bambino in quel momento sta facendo qualcosa di importante per il suo sviluppo, si sta costruendo, sta crescendo.

 

In conclusione

 

Attraverso la ripetizione  il nostro bambino sviluppa la perseveranza e la determinazione, si concentra e accresce la fiducia nelle proprie capacità. Quali ragioni migliori possono esserci per convincerci a non disturbare il suo lavoro?

Ricordiamoci di questi preziosi moniti la prossima volta che avremo la tentazione di interrompere in maniera immotivata l’attività del nostro bambino.

 

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